Le mie ricerche formative prevedono di interessarmi della formazione nel restauro.
Quale dimensione darvi nell'ambito del mio blog "assieme attraverso la vita"?. E' facile pensare che il restauro sia rivolto al recupero di qualcosa, sia un oggetto, sia un bene, sia un edificio. Allora è anche molto semplice pensare che questo recupero sia quello di trasportare la testimonianza con noi assieme attraverso la vita. L'altro giorno a un interessante convegno sul tema (sul quale avrò modo di ritornare), un relatore poneva l'accento sulla tipologia del lavoro di restauratore, ponendo un enfasi sulla tutela del patrimonio artistico come valore, in termini assoluti, oltre il valore stesso della vita delle persone. In effetti, aldilà della sacralità della stessa, i beni culturali ci accompagnano attraverso la vita, testimoniamo alle altre culture i nostri valori, il nostro concetto di armonico e di bello e sono portati ad essere prima e dopo di noi nella storia.
domenica 10 maggio 2009
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Ciao Michele, sono Anna...come ti dissi, sono indirettamente interessata all'argomento; quindi, tutto quello che scriverai in merito, lo leggerò con molto piacere. Anna.
RispondiEliminabene cercherò di trovare qualcosa di interessante
RispondiEliminaMi piacerebbe molto riuscire a vedere le opere restaurate inserite certamente nel loro contesto originale, ma sopratutto nel vissuto delle persone che le hanno usate, lette, toccate...andare insomma oltre il concetto statico di museo tradizionale. Sarà mai possibile "sentire" un'opera in questo modo?
RispondiElimina---prof. Petrucco
A si questa è una bella cosa..
RispondiEliminauna volta a un convegno un architetto disse che le le case di una volta non sono solo belle, ma vanno conservate perchè hanno dentro la vita di chi vi ha abitato e vissuto. Mi è semrpe rimasto impresso.