Duquesne
whistle è una canzone atipica di Tempest per una serie di motivi. Il primo è
che è l’unica il cui il coautore è Robert Hunter. Il secondo è quello della
musica, insieme allegra e nostalgica.
Vi sono
un sacco di Duquesne negli Stati Uniti, quello più grande sembra essere quello
della Pennsylvania, mentre quello più suggestivo è un Duquesne, città fantasma
oggi abbandonata.
Quello
che è citato nella canzone è però per me, dico per me che vivo in Italia e
forse il parere più autorevole potrebbe derivare da qualcuno che vive in
quel territorio, è un Duquesne in Illinois, dico questo perché l’Illinois è
molto vicino alla città Natale di Dylan che nella canzone si chiede
se verrà riconosciuto la prossima volta che vi metterà piede. Ho letto una
volta di una signora a Duluth, sempre se la memoria non mi sfugge, che
gli vendette delle magliette di Bob Dylan senza riconoscerlo subito.
Altro
indizio è che nell’Illinois vi è una Carbondale (anche questo nome abbonda)
abbastanza grande, il terzo indizio è una strana storia che ho recuperato (con
un po’ di fortuna) su un fatto accaduto in un treno di Duquesne nel 1921 ,
Duquesne, Nel corso di una pioggia forte e di una tempesta un fulmine ha
colpito un passeggero del Illinois Central motore a un miglio a sud di
Pinckneyville e reso incosciente l’ingegnere. Il treno correva a circa
quaranta chilometri all'ora. L'ingegnere è caduto dal suo posto e così facendo
ha causato l'apertura della valvola a farfalla. Il vigile del fuoco, illeso, ha
preso il posto e ha portato il treno sotto controllo e, probabilmente, evitato
uno scontro. ( New York Times, New York, NY 21 Nov 1921).
Questi
indizi collegano anche il tema Tempesta alla canzone che non appartiene alla
canzone omonima. Il quarto indizio è che Dylan, è da sempre interessato a
leggere vecchi ritagli di giornali e di notizie d’epoca. Il mio indizio si
perde un po’ non esendo risucito al momento a trovare la localizzazione precisa
di Duquesne nell’Illinois.
Detto di
questi indizi e collocato il tema del viaggio, il fatto che la canzone abbia un
coautore rende più indecifrabile la parte proposta da Dylan. Sicuramente il
tema è meno profondo e riappare quasi nella struttura del suo predecessore
“Together through life” che quasi per intero (9 canzoni su dieci) era
composto assieme a Robert Hunter.
La musica
domina l’aspetto principale della canzone in quanto l’apertura strumentale di
una quarantina di secondi riporta a una atmosfera lontana, non a caso il primo
che viene in mente è Jimmy Rodgers the singing brakeman (il
cantante frenatore) è anche qui ritorna il tema del treno. Fu proprio Dylan
qualche anno fa a organizzare un disco tributo con le sue canzoni, cosa poi
riservata solo a Hank Williams.
Detto
questo il testo è incentrato su quello che è un viaggio del treno, è il treno
che attraversa il paesaggio e le città e il protagonista sembra più uno
spettatore che un viaggiatore, sia perché dice di fermarsi a Carbondale, sia perchè
quei riferimenti del sorriso dall’altra parte dello steccato, sia a
quello dello svegliarsi nella stanza con la stessa donna sembrano un po’
allontanare la sensazione del treno che arriva alla propria città natale. In
questo senso mi è apparsa un po’ azzardata l’ambientazione del video ufficiale
che avviene nel mezzo della città. Una chiave di lettura del video è data dalla
lettura del sogno che è l’unico momento in cui le proprie aspirazioni si
realizzano e che rendono efficace la costanza del corteggiamento.
In ogni
caso Duquesne whistle è un momento di nostalgia che introduce il disco verso
tematiche più profonde che verranno proposte in seguito.
Vi è un riferimento religioso nella frase “I can hear
a sweet voice gently calling, Must be the Mother of Our Lord” e questa dolcezza
della voce rimanda alla nuova dolcezza anche del suono del whistle legato alla
presenza femminile a bordo. Alla fine vi è la presenza del viaggio
presente in tempest, un ritorno alla città come è presente in Scarlet town.
Duquesne whistle was the name of the largest blast furnace in the world, named the “Dorothy Six”, built in
Duquesne whistle
testo di Bob Dylan e Robert Hunter
Listen to that Duquesne whistle blowing
Blowing like it's gonna sweep my world away
I'm gonna stop in Carbondale and
keep on going
That Duquesne train gonna ride me night and day
You say I'm a gambler, you say I'm a pimp
But I ain't neither one
Listen to that Duquesne whistle blowing
Sounds like it's on a final run.
Listen to that Duquesne whistle blowing
Blowing like she never blowed before
Blue light blinking, red light glowing
Blowing like she's at my chamber door
You're smiling through the fence at
me
Just like you've always smiled
before
Listen to that Duquesne whistle blowing
Blowing like she ain't gonna blow no more.
Can't you hear that Duquesne whistle blowing
Blowing like the sky's gonna blow apart
You're the only thing alive that keeps me going
You're like a time-bomb in my heart
I can hear a sweet voice gently
calling
Must be the Mother of Our Lord
Listen to that Duquesne whistle blowing
Blowing like my woman's on board.
Listen to that Duquesne whistle blowing
Blowing like it's gonna blow my blues away
You old rascal, I know exactly where you're going
I'll lead you there myself at the break of day
I wake up every morning with that woman in my bed
Everybody telling me she's gone to my head
Listen to that Duquesne whistle blowing
Blowing like it's gonna kill me
dead.
Can't you hear that Duquesne whistle blowing
Blowing through another no-good town
The lights of my native land are glowing
I wonder if they'll know me next time round
I wonder if that old oak tree's
still standing
That old oak tree, the one we used
to climb
Listen to that Duquesne whistle blowing
Blowing like she's blowing right on time.
Il fischio del Duquesne
trad. it. Francesco
Alunni
Ascolta il
fischio del treno di Duquesne,
fischia
come se dovesse spazzare via il mio mondo.
Ho
intenzione di fermarmi a Carbondale e proseguire il viaggio,
quel treno
di Duquesne mi farà ballonzolare notte e giorno.
Dici che gioco
d’azzardo, che sono un pappone
ma non
faccio nulla di tutto ciò.
Ascolta il
fischio del treno di Duquesne,
risuona
come se fosse la sua ultima corsa.
Ascolta il
fischio del treno di Duquesne,
fischia
come mai ha fatto prima.
La luce blu
lampeggia, quella rossa luccica,
fischia
come se fosse alla porta della mia stanza.
Mi sorridi
dall’altra parte dello steccato,
proprio
come hai sempre sorriso in passato.
Ascolta il
fischio del treno di Duquesne,
fischia
come se non dovesse fischiare mai più.
Non senti
il fischio del treno di Duquesne?
Fischia
come se il cielo dovesse scoppiare in pezzi.
Sei tu
l’unica cosa vivente che mi fa andare avanti,
sei come
una bomba a orologeria nel mio cuore.
Mi sento
chiamare lievemente da una voce soave,
dev’essere
la madre di nostro Signore.
Ascolta il
fischio del treno di Duquesne,
fischia
come se la mia donna fosse a bordo.
Ascolta il
fischio del treno di Duquesne,
fischia
come se dovesse soffiare via la mia tristezza.
Vecchia
canaglia, so esattamente dove stai andando,
ti ci
porterò io stesso al sorgere del giorno.
Mi sveglio
ogni mattina con quella donna nel letto,
tutti a
dirmi che mi ha dato alla testa.
Ascolta il
fischio del treno di Duquesne,
fischia
come se dovesse farmi fuori.
Non senti
il fischio del treno di Duquesne?
Fischia per un’altra
spregevole città.
Luccicano
le luci della mia terra natale,
chissà se
mi riconosceranno la prossima volta,
chissà se
c’è sempre quella vecchia quercia,
quella su
cui eravamo soliti arrampicarci.
Ascolta il fischio
del treno di Duquesne,
fischia
come se dovesse spaccare il minuto.
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